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TUTTO SUL C.I.PS.PS.I.A.

Regolamento della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica per l’Infanzia e l’Adolescenza

1. Training formativo 

ha una durata di almeno 4 anni e si articola in una formazione pratica, una formazione teorica e un tirocinio, in accordo con le disposizioni ministeriali e con gli orientamenti teorici del C.i.Ps.Ps.i.a.
Sono previste 500 ore annuali di insegnamento teorico e di formazione pratica, di cui almeno 100 dedicate al tirocinio.
Per quegli Allievi che abbiano acquisito all’interno della Scuola o di altro istituto una formazione teorica e pratica successivamente all’entrata in vigore della legge n.56/89, il Consiglio dei Docenti può consentire abbreviazioni di corso (ai sensi della legge n.127/97) secondo i seguenti criteri:

  1. per gli Allievi provenienti eventualmente da altri Istituti occorrerà che i corsi frequentati siano inerenti e coerenti con l’orientamento scientifico specifico della Scuola di Specializzazione del C.i.Ps.Ps.i.a.;
  2. all’Allievo viene riconosciuto il monte ore già svolto in altri corsi negli ambiti disciplinari corrispondenti a quelli previsti dalla Scuola;
  3. l’effettiva formazione teorica e pratica, nonché il livello di maturazione personale acquisiti vengono in ogni caso valutati attraverso colloqui inerenti gli ambiti disciplinari e formativi previsti, al fine dell’inserimento nell’anno di corso corrispondente alla formazione teorica e alla maturazione personale e professionale raggiunta, e al fine di riconoscere eventuali crediti formativi. Tali colloqui saranno tenuti da una Commissione ristretta di docenti, decisa dal Consiglio dei Docenti.

L’attività didattica si svolge secondo un calendario prefissato annualmente e ha frequenza obbligatoria.
La scuola ammette 20 allievi per ogni anno accademico.
Ogni Allievo è accompagnato per l’intera durata del training da un Tutor della Scuola, con funzioni di verifica dell’esperienza di tirocinio e di osservazione, in relazione al modello di formazione della stessa Scuola, e di affiancamento e orientamento nel percorso formativo. Gli incontri con il Tutor sono parte integrante del percorso formativo svolto dall’Allievo.

Ogni anno accademico prevede 500 ore di formazione così articolate:
1.1 – Formazione pratica, 200 ore
1.2 – Insegnamento teorico, 200 ore
1.3 – Tirocinio, 100 ore

1.1 – Formazione pratica

La formazione consente agli Allievi, attraverso una maturazione graduale, di affinare la sensibilità all’ascolto del paziente e l’uso terapeutico del transfert e del controtransfert.
Il training psicoterapeutico offre il massimo spazio alla riflessione e alla supervisione del caso clinico, al lavoro sull’osservazione clinica, all’analisi della domanda di aiuto, alla corretta valutazione diagnostica e alla costituzione del setting terapeutico, all’apprendimento della conduzione del colloquio clinico e alla definizione del progetto terapeutico.

1.1.1 – Attività clinico-pratica
Nel corso dei 4 anni il training prevede le attività cliniche indicate di seguito.

  • L’Allievo effettuerà osservazioni della relazione coppiamadre-bambino nel primo anno di vita, del bambino in età prescolare, in età di latenza, e svolgerà attività di consulenza psicologica (sportello scolastico) con il preadolescente e l’adolescente. Le attività saranno effettuate prevalentemente nell’ambiente familiare ed istituzionale.
  • Il lavoro svolto verrà esposto dall’Allievo attraverso relazioni dettagliate (protocolli di osservazione) nell’ambito delle supervisioni di gruppo (vedi 1.1.2).
  • A partire dal terzo anno l’Allievo comincerà a seguire almeno due casi in psicoterapia psicoanalitica (almeno 80 ore annuali) scelti tra diverse fasce d’età:
    – un bambino nel periodo di pre-latenza
    – un bambino in fase di latenza
    – un preadolescente
    – un adolescente
    Un caso sarà scelto tra un bambino in fase di pre-latenza o di latenza; l’altro sarà scelto tra un preadolescente o un adolescente.

1.1.2 – Supervisione individuale e di gruppo

  • Sono previste supervisioni di gruppo in classe sulle osservazioni e sulle attività di consulenza svolte. Le stesse attività saranno inoltre accompagnate, orientate e supervisionate dal Tutor individualmente.
  • Il lavoro psicoterapeutico intrapreso dal terzo anno di training è accompagnato dalla supervisione individuale (a carico dell’allievo) per almeno due anni, svolta con supervisori della Scuola (almeno 40 ore annuali).
    La supervisione ha una cadenza almeno quindicinale, per un minimo di 40 ore annuali. Un incremento della supervisione sarà deciso dal Tutor in relazione alle competenze cliniche acquisite dall’Allievo.
  • Vengono, inoltre, svolte supervisioni in gruppo, nelle quali gli allievi discutono i casi clinici seguiti.

1.1.3 – Seminari clinici
I Seminari clinici, che comprendono esercitazioni, simulate, role-playing e video didattici, affrontano aree specifiche proprie della tecnica e della pratica psicoterapeutica dell’infanzia e dell’adolescenza.

1.2 – Insegnamento teorico

Il programma didattico prevede una parte teorica generale, basata sugli autori di riferimento in parte già citati, e una parte basata sui contributi originali elaborati dalla Scuola.

1.2.1 – L’insegnamento teorico generale è suddiviso in: psicologia generale, psicologia dello sviluppo, psicopatologia e diagnostica clinica, con la presentazione e discussione critica dei principali indirizzi psicoterapeutici.

1.2.2 – Il programma didattico specifico dell’indirizzo metodologico e teorico-culturale della Scuola, nelle sue articolazioni di teoria della clinica, teoria della tecnica e prassi psicoterapeutica psicoanalitica, si snoda secondo la prospettiva evolutiva: nel primo anno lo studio è focalizzato sulla preistoria del bambino e sulla prima infanzia, nel secondo anno sull’età di latenza, nel terzo anno sulla preadolescenza, e nel quarto anno sull’adolescenza. Lo studio della coppia e della famiglia inizia dal secondo anno e si articola nel corso degli anni successivi. La formazione teorica riguarda: i concetti fondamentali della psicoanalisi, la teoria della clinica e della tecnica psicoanalitica infantile, la teoria della clinica e della tecnica psicoanalitica preadolescenziale e adolescenziale e la teoria della clinica e della tecnica e della psicodinamica psicoanalitica della coppia, la psicopatologia e la psicosomatica dell’età evolutiva.
Sono previsti inoltre seminari teorici e clinico-pratici integrativi, progetti di ricerca e giornate di studio su specifiche aree tematiche.

1.3 – Tirocinio

L’attività di tirocinio, guidata da un tutor interno all’istituzione pubblica e supervisionato dal Tutor della Scuola, viene effettuata nell’ambito di strutture o servizi pubblici o privati accreditati e convenzionati. Ha la finalità di consentire all’Allievo di confrontare la specificità del modello di formazione della Scuola con la domanda articolata dell’utenza e di acquisire esperienze di diagnostica clinica e di intervento anche in possibili situazioni di emergenza, come previsto dalle normative ministeriali.

 

2.1 – Requisiti

Possono essere ammessi i laureati in Psicologia o in Medicina, iscritti ai rispettivi Albi. I predetti laureati possono essere iscritti ai corsi purché conseguano il titolo di abilitazione all’esercizio professionale entro la prima sessione utile successiva all’inizio dei corsi stessi.

2.2 – Psicoterapia personale

La psicoterapia o l’analisi personale, della durata di almeno tre anni, è un’esperienza ritenuta vincolante per il completamento della formazione dell’allievo.
Essa può essere condotta da psicoterapeuti o psicoanalisti esterni alla Scuola (a condizione che il loro training formativo e indirizzo teorico sia in sintonia con l’indirizzo scientifico della Scuola (come da normativa ministeriale) oppure da psicoterapeuti che si siano formati all’interno della Scuola, a condizione tuttavia che essi non svolgano parallelamente nei confronti dell’allievo altre funzioni all’interno della Scuola stessa (docenza, supervisione o tutoraggio). Si precisa, inoltre, che lo psicoterapeuta (interno o esterno alla scuola) o lo psicoanalista devono possedere come requisito l’esercizio della professione da almeno 5 anni. Lo psicoterapeuta formato all’interno della Scuola dovrà inoltre aver frequentato il quinto anno integrativo. Al fine di orientare l’allievo nella scelta dello psicoterapeuta è disponibile, in segreteria, un Elenco di terapeuti riconosciuti idonei dalla Scuola. Al Consiglio Direttivo spetta in ogni caso il compito di valutare e di esprimere il proprio insindacabile giudizio circa l’idoneità dei candidati (non ancora inclusi nel suddetto Elenco), a svolgere la funzione di psicoterapeuta per gli Allievi, sulla base del curriculum che gli stessi Terapeuti dovranno far pervenire al medesimo Direttivo.

Il candidato che abbia già concluso una analisi o psicoterapia sicoanalitica dovrà documentarla; egli si impegna inoltre ad accettare che il Consiglio Direttivo della Scuola, sentiti i Tutor e i Docenti, esprima un parere sulla eventuale necessità di un ulteriore percorso psicoterapeutico individuale. L’accettazione da parte dell’allievo di tale parere del Direttivo è vincolante per il proseguimento della formazione.

Il candidato che abbia già intrapreso una analisi o una psicoterapia psicoanalitica individuale dovrà documentarla al Consiglio Direttivo che esprimerà un parere sulla sua congruità rispetto all’indirizzo scientifico della Scuola; requisito essenziale è infatti che l’analisi o la psicoterapia sia svolta con uno psicoanalista o con uno psicoterapeuta la cui formazione sia in sintonia con tale indirizzo.

Nel caso in cui il candidato, all’atto dell’iscrizione, non abbia ancora intrapreso una analisi o una psicoterapia psicoanalitica individuale, la dovrà iniziare entro il primo semestre del primo anno di corso. Tale percorso è vincolante per il proseguimento della formazione.
Anche in questo caso, il trattamento dovrà risultare in sintonia con la prassi psicoterapeutica di riferimento della scuola.

2.3 – Idoneità personale del candidato

Viene valutata sulla base:
– del curriculum vitae et studiorum che il candidato dovrà allegare alla richiesta di ammissione alla Scuola;
– di due colloqui di ammissione svolti con il Direttore della Scuola e con un componente nominato dal Consiglio Direttivo, e finalizzati alla valutazione dei requisiti personali e delle motivazioni del candidato.

2.4 – Domanda di ammissione

La domanda di ammissione deve essere indirizzata dal candidato al Direttore della Scuola, corredata dal curriculum vitae et studiorum e dai documenti attestanti i requisiti richiesti (2.1). Nel caso in cui la psicoterapia o l’analisi individuale sia già stata intrapresa o si sia già conclusa, alla domanda dovrà essere allegato un attestato rilasciato dallo psicoterapeuta o dallo psicoanalista. Nell’attestato dovranno essere specificate le date di inizio e di eventuale termine del trattamento, nonché la frequenza (settimanale, bisettimanale, ecc.) delle sedute.

Ogni Allievo avrà un libretto di formazione sul quale sarà registrato il training formativo svolto, gli esami sostenuti e le valutazioni dei Docenti, del Tutor e dei Supervisori.

3.1 – Valutazioni annuali e intermedie

  1. Il Consiglio dei Docenti stabilisce che gli Allievi sostengano un esame per ciascuna materia.
    L’esame può essere previsto alla fine di ogni anno accademico oppure alla fine del corso con il Docente della stessa materia, esprimendo un giudizio che va da insufficiente, sufficiente, buono, ottimo a lodevole. Gli esami annuali si basano sulla bibliografia indicata dai Docenti e approvata dal Consiglio dei Docenti.
    È inoltre prevista una sessione speciale d’esame per gli allievi che, per giustificati motivi (salute, maternità, ecc.) non possano presentarsi nelle sessioni ordinarie.
  2. È prevista una specifica valutazione della capacità, maturata nel tempo dall’Allievo, relativamente alla capacità di osservazione, alla sensibilità all’ascolto del paziente e all’uso terapeutico del transfert e del contro-transfert. A questo scopo, il Supervisore delle osservazioni della relazione coppiamadre-bambino, il Supervisore dell’attività psicoterapeutica svolta dall’allievo ed il Tutor forniranno, periodicamente, al Consiglio Direttivo, una valutazione circa la maturazione, personale e professionale, espressa dall’Allievo in merito alle attività pratico-cliniche. Da tali valutazioni si evincerà un giudizio articolato da insufficiente a lodevole.
  3. Il Consiglio dei Docenti nomina inoltre una Commissione di tre docenti che alla fine di ogni anno esprime una valutazione annuale complessiva (attraverso un giudizio dall’insufficiente al lodevole) ottenuto sulla base dei giudizi di merito riportati dall’Allievo nei diversi ambiti di formazione. Per il passaggio all’anno successivo tale giudizio dovrà almeno essere sufficiente.
  4. Inoltre, entro tre mesi dalla conclusione delle osservazioni della relazione coppiamadre-bambino, è richiesta all’allievo una relazione scritta sull’esperienza svolta; al termine del primo biennio, una relazione scritta sull’ esperienza svolta nei Gruppi Balint; al termine del terzo anno una relazione scritta sulle osservazioni nelle comunità infantili e nella Scuola Primaria; infine, al termine del secondo biennio, una relazione sull’esperienza svolta nei Gruppi Balint. Il resoconto dovrà contenere dei rimandi teorici alla tecnica seguita, alla concettualizzazione psicoanalitica, nonché spunti e riflessioni dell’allievo sull’esperienza svolta.

3.2 – Valutazione finale

  1. Per completare l’iter formativo ciascun Allievo dovrà presentare una tesi su un’area tematica di approfondimento, con gli opportuni riferimenti alla teoria della clinica e della tecnica psicoanalitica, oppure una esposizione argomentata con riferimenti alla teoria della clinica e della tecnica psicoanalitica, di casi trattati in supervisione.
  2. La valutazione del Consiglio dei Docenti, assieme a una valutazione finale redatta dai Supervisori e dal Tutor, relative alla formazione teorica e a quanto previsto nel secondo comma del punto precedente (3.1) consentiranno agli Allievi, laddove gli obiettivi formativi siano considerati raggiunti, di conseguire l’attestato finale di diploma che legittima l’esercizio della Psicoterapia *
  3. Ai fini della discussione della tesi di specialità, è prevista una quota per spese di segreteria. Per ogni annualità fuori corso, è previsto, oltre alla quota associativa, il versamento di un importo pari al 10% della quota annuale di iscrizione.

4.1 – Consiglio Direttivo del C.i.Ps.Ps.i.a.

Il Consiglio Direttivo del C.i.Ps.Ps.i.a., supportato dal Comitato scientifico dell’Associazione, in sintonia con i dettami dello Statuto e del Regolamento del Consiglio Direttivo, svolge all’interno della Scuola le seguenti funzioni (artt. 19 e 20 dello Statuto):
– nomina il Direttore e il Vicedirettore della Scuola
– nomina i Docenti e i membri del Comitato Scientifico che possono essere interni o esterni all’Associazione
– nomina gli psicoterapeuti, i Tutor e i Supervisori della Scuola
– redige annualmente l’elenco dei Supervisori, dei Tutor e degli psicoterapeuti idonei
– cura le convenzioni con le strutture preposte al tirocinio
– tiene, tramite la segreteria della Scuola, un registro completo ed aggiornato degli Allievi iscritti alla Scuola e degli psicoterapeuti formati
– decide e attua gli eventuali provvedimenti disciplinari

4.2 – Organi della Scuola

Il Direttore e, in sua assenza, il Vicedirettore:
– sovrintende le attività previste nel programma formativo della Scuola
– presiede e coordina il Consiglio dei Docenti
– nomina la commissione addetta alla valutazione delle domande di ammissione dei candidati

Il Consiglio dei Docenti svolge le seguenti funzioni:
– stabilisce, di concerto con gli orientamenti espressi dal Comitato Scientifico e dal Consiglio Direttivo, le modalità di valutazione annuali e finali degli Allievi
– nomina l’apposita commissione deputata alla valutazione dell’idoneità di ogni Allievo ad accedere al successivo anno di training, sentita la valutazione del Tutor e del Supervisore (art. 3.1. del presente Regolamento)
– presiede alla valutazione dell’esame finale

Il Comitato Scientifico dell’Associazione: è garante della qualità scientifica dei corsi e di ogni attività culturale promossa dalla Scuola, coerentemente alla tradizione di studi a cui il C.i.Ps.Ps.i.a. fa riferimento (art. 29 dello Statuto).

È prevista, inoltre, la figura del Rappresentante di ciascun anno di corso, eletto dagli Allievi della classe di appartenenza. I Rappresentanti si incontreranno con il Consiglio Direttivo due volte all’anno, in funzione della programmazione didattica e delle esigenze formative dei corsi di appartenenza e della Scuola.

Per ogni biennio è previsto un Coordinatore, nominato tra i docenti, con il compito di incontrare gli Allievi e raccogliere le esigenze formative.

Il Consiglio Direttivo, sulla base del parere espresso dal Collegio dei Probiviri (art. 26 dello Statuto), attua i provvedimenti disciplinari a carico dell’Allievo e del personale formativo che, nel corso dell’iter formativo, mettesse in atto condotte o atteggiamenti in contrasto con il Codice Deontologico degli Psicologi (e/o dei Medici), con lo Statuto e i regolamenti dell’Associazione o che interferiscono negativamente sul corretto svolgimento delle attività didattiche, di tirocinio e, in generale, sull’esercizio della pratica professionale terapeutica prevista nel training formativo (art. 30 dello Statuto).
I docenti, i Tutor, gli Allievi e tutti gli organismi della scuola possono segnalare al Consiglio Direttivo eventuali illeciti, etici, deontologici, professionali, amministrativi, didattici. Il collegio dei probiviri eseguirà la fase istruttoria ed entro 30 giorni invierà al Consiglio Direttivo il proprio parere (art. 26 dello Statuto).
I provvedimenti disciplinari potranno prevedere, a seconda dei casi, il richiamo, la sospensione dell’iter formativo a tempo determinato, per un periodo massimo di sei mesi, o l’esclusione dalla scuola e dall’Associazione (artt. 17 e 18 del Regolamento del Consiglio Direttivo).

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